XXXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
PREGHIERA DEL MATTINO
Custodisci nel tuo popolo, o Padre, lo spirito che animò il vescovo san Carlo, perché la tua Chiesa si rinnovi incessantemente, e sempre più conforme al modello evangelico manifesti al mondo il vero volto del Cristo Signore. Egli è Dio…PRIMA LETTURA
Rm 11, 29-36Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.68RIT: Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore.
Io sono povero e sofferente: la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnificherò con un ringraziamento. RIT
Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. RIT
Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne riavranno il possesso. La stirpe dei suoi servi ne sarà erede e chi ama il suo nome vi porrà dimora. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli, dice il Signore, e conoscerete la verità.
Alleluia.
VANGELO
Lc 14, 12-14Dal Vangelo secondo Luca
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Chi mai gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?Rm 11, 35
Nelle letture di oggi c’è una nota comune: il contraccambio. Ai Romani s. Paolo, riferendosi all’amore gratuito e preveniente di Dio, domanda: “Chi gli ha dato qualcosa per primo sì che abbia a riceverne il contraccambio?” E nel vangelo Gesù, a proposito dell’invitare a mensa poveri, ciechi e zoppi, piuttosto che amici e parenti, proprio perché non possono restituire il favore, presenta la beatitudine della gratuità: “E sarai beato perché non hanno da ricambiarti”.Qualcuno ha detto: “l’amore evangelico infatti non è motivato da un proprio vuoto da colmare ma da una eccedente pienezza interiore”. Ecco: la gratuità trova la sua fonte e la sua origine in un’ eccedenza, in un cuore in cui abita e sovrabbonda “il buon tesoro” del bene. Siamo capaci di dare senza voler ricevere nella misura in cui ci siamo allenati a non vivere di calcoli, a fidarci di Cristo e abbiamo accettato che per amare di amore puro dobbiamo “perdere” e “lasciare cadere”. Perdere tempo, beni, spazi, privilegi, onori, sicurezze…Lasciare cadere quelle impalcature di perbenismo dove ogni gesto ha il marchio dell’Andata e Ritorno, dove la frase più comune è “a buon rendere”. (Preparato: Eremo San Biagio – la chiesa it)
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