Agostino d’Ippona (28 ago.) nel sermone su Giovanni Battista fa notare che di solito la Chiesa celebra la festa dei santi nel giorno anniversario della loro morte, l’ingresso nella vita eterna; aggiunge che Giovanni Battista fa eccezione perché nasce al mondo innocente, e la tradizione celebra la sua festa nel giorno che ricorda la sua nascita, piuttosto che in quello della sua morte: «Questa data della natività ci è stata tramandata, è questo il giorno in cui si deve celebrare la festa. Lo abbiamo ricevuto dalla tradizione dei nostri progenitori, e lo trasmettiamo ai nostri discendenti, sia celebrato con ogni devozione». Già abbiamo dato un racconto della sua vita alla voce del 29 agosto dove si commemora il suo martirio; la celebrazione della sua nascita si rifà primariamente agli eventi narrati nel primo capitolo del Vangelo di S. Luca. Fino a Lc 3, 21-22 la narrazione mette in parallelo la natività del Battista e quella di Gesù.Il precursore del Messia è celebrato eccezionalmente il
giorno della sua nascita al mondo e non al cielo, poiché venuto al mondo innocente, la sua data sembra esserci stata tramandata e S. Agostino la trova la più appropriata, sostenendo che dopo la nascita di Giovanni i giorni si accorciano, mentre dopo la natività di Nostro Signore si allungano.
I vicini furono meravigliati e raccontarono ad altri l’accaduto e in tutta la montagna della Giudea il popolo venne a conoscenza di questi fatti e si chiedeva: «Che sarà mai questo bambino?». Da questo intreccio tra un’alta esperienza spirituale e semplici particolari domestici facciamo conoscenza con il precursore del Messia; non sappiamo più nulla della sua vita fino all’inizio della sua missione pubblica, che cominciò nel deserto dove predicava la penitenza in preparazione alla venuta del Messia e battezzava nel fiume Giordano. La festa della natività del Battista è una delle più antiche nella Chiesa. La data è fissata da S. Agostino nel suo sermone di commento alla festa; riferendo le parole di Giovanni «Egli deve crescere ed io diminuire » (Gv 2, 30), Agostino trova la data appropriata perché, sostiene, dopo la nascita di Giovanni Battista i giorni si accorciano, mentre dopo la natività di Nostro Signore si allungano.
Naturalmente Giovanni Battista è stato un soggetto largamente ripreso nelle arti figurative, venendo tradizionalmente rappresentato come una figura irsuta, tipica di un eremita del deserto. E’ il patrono di Firenze, città che gli dedica numerose opere; inoltre è patrono dell’Ordine ospedaliero dei Cavalieri di San Giovanni. Spesso è ritratto nei fonti battesimali o nei battisteri.
È INVOCATO: - contro l’emicrania – come protettore di albergatori, cardatori, coltellinai, conciatori, lavoranti e commercianti di pelli, cantanti, musicisti e fabbricanti di strumenti musicali, carcerati, condannati a morte
Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler
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