Suora Canossiana (Italia 1901-1989) 30 agosto
Carolina Venturella nacque il 18 febbraio 1901 a Grancona, in provincia di Vicenza, da Raffaello Venturella, mercante in legname, e Teresa Chiodi. La sua famiglia era numerosa (7 figli) e a detta di tutti riservata e religiosa. Carolina perse la mamma quando aveva solo 5 anni, rimanendo sotto le cure della nonna paterna di 75 anni. Dopo due anni il padre si risposò.
Carolina, purtroppo, camminava zoppicando per avere la gamba sinistra leggermente più corta della destra, ma nessuno pensò che vi si potesse rimediare, tanto più che la famiglia era numerosa e che abbastanza frequentemente faceva la sua comparsa qualche malattia epidemica. Fu proprio a causa di un’epidemia che in casa Venturella, dal 7 aprile al 23 maggio 1907, si ebbero tre funerali. Altre circostanze, non ultima l’insicura condizione economica nonostante che i Venturella fossero proprietari terrieri, contribuirono a far sottovalutare l’anomalia fisica di Carolina la quale, quasi insensibilmente, si abituò a zoppicare; ma non ne prendeva pretesto per esimersi dalle faccende domestiche o per disertare la chiesa, anzi!
Carolina stessa ricorda: «All’età di circa 10 anni, come era costume di allora, feci la prima Santa Comunione. Il sacerdote (cioè il Parroco appena ricordato) che faceva l’istruzione era un santo – un miracolato della Madonna di Lourdes -. Oh, quante sante impressioni Egli lasciò nella mia anima con il suo modo di fare e con gli esempi da Lui raccontati!Quello però che più mi rimase scolpito è il fatto di S. Imelda Lambertini. Ricevere Gesù e poi venir da Lui portata in Cielo! Ché meraviglie di Amore!».
A vent’anni, il 14 settembre del 1921, Carolina iniziò il noviziato presso l’Istituto delle Canossiane di Venezia. Il 14 settembre 1924 fece la professione di fede. Il 5 ottobre 1942 venne chiamata ad esercitare l’ufficio di Superiora nella comunità canossiana di Zocca di Modena.
Alla fine del 1963, Madre Carolina cominciò a ricevere alcuni messaggi celesti sotto forma di locuzioni interiori, la mistica li definiva “impressioni intime, così chiare e precise, da paragonarle ad una vera voce“. I messaggi sono incentrati principalmente sulla glorificazione dello Spirito Santo e in alcuni di essi Gesù annuncia una imminente “Nuova Pentecoste“. La “povera anima” – così la chiamava Gesù – venne da Lui stesso preparata alla missione per cui era stata scelta, il Signore voleva fare di lei uno “strumento della Sua Gloria“.
1.1.1964 “Ho scelto il tuo cuore come un piccolo rifugio: lasciami entrare, ho bisogno di amore“. E ancora ”Sono contento che il Confessore controlli e regoli la mia azione nell’anima tua“. Il 7 marzo dello stesso anno Gesù le chiede di offrirsi in olocausto di riparazione. L’anima si offre con il permesso del Confessore. Un mese dopo, il 10 aprile Gesù le dirà: “Il sacrificio dell’Uomo Dio. A chi è dato di comprendere questo ineffabile mistero d’amore, sarà dato pure di parteciparne, almeno in parte, le misteriose e dolorose amarezze sofferte sulla Croce. O anima diletta, aprimi il tuo cuore… ti condurrò con me”. Il 19 aprile: “ Il vero amore non è interessato… ama per amare… E neppure esige nell’amato delle qualità… solo gli basta trovar fiducia e abbandono“.
Il 31 luglio 1989 Madre Carolina veniva portata d’urgenza all’ospedale per un ictus cerebrale. A causa della malattia, a detta dei medici, avrebbe dovuto perdere l’uso della parola e la lucidità mentale, ma la suora continuò inspiegabilmente a parlare e rimase perfettamente cosciente fino al momento della morte, avvenuta alle ore 18.15 del 30 agosto 1989 – aveva 88 anni.
Le rivelazioni ricevute da Madre Carolina sono state raccolte dal suo direttore spirituale, il Padre Cappuccino David De Angelis, in un libro intitolato: “Potenza Divina d’Amore“. Il libro ha ottenuto nel 1975 l’Imprimatur del vescovo locale.
Tutti i messaggi ricevuti dalla religiosa su http://profezie3m.altervista.org/ptm_venturella.htm
FONTI: http://profezie3m.altervista.org/ptm_c31c.htm#Madre Carolina Venturella – Italia; http://www.ilsantorosario.com/Mistici%20Biografia/Madre%20Carolina%20VENTURELLA/MADRE%20CAROLINA%20VENTURELLA.htm
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