Nella parrocchia di Livellato sita nel Comune di Ceranesi e precisamente nella località detta Pareti s’era formato un nucleo di famiglie che dalla località, presero il nome di Pareto ed a una di esse apparteneva l’umile contadino chiamato Benedetto, egli era un uomo semplice, ma laborioso e pio, e quindi non solo godeva la stima dei suoi compaesani ma soprattutto era caro a Dio e alla sua SS. Madre.Il 29 agosto 1490 la Vergine Maria apparve su questo monte ad un umile contadino il quale deriso dalla moglie a cui aveva raccontato l’accaduto pensa di potersi esimere dalla richiesta a lui fatta dalla Vergine, ma … non sarà così.
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filmato muto http://www.youtube.com/watch?v=W8-S6mDRdQUAveva moglie e due figli, Pasquale e Bartolomeo, che dopo Dio formavano l’oggetto del suo amore; ed insieme ad essi attendeva al lavoro dei campi che egli possedeva presso la sua abitazione. Spesso ancora egli saliva in preghiera sul Monte Figogna che sovrasta Livellato per il pascolo necessario al suo gregge, e qualche po’ di legna da portarsi a casa, fu proprio durante una di queste ascese al Monte Figogna che gli apparve la Madonna. La narrazione più antica dell’apparizione l’abbiamo nella celebre Memoria dell’anno 1530, questo documento cita:
“Ritrovandosi circa l’anno 1490 “Benedetto Pareto sopra il Monte Figogna a segare il fieno, mentre aspettava che da casa sua gli fosse portato da mangiare (probabilmente verso le ore 10 del mattino, essendo questa ancora oggidì per molti contadini della Val Polcevera l’ora di desinare), si voltava di quando in quando a guardare se venisse alcuno; ed ecco che si vede innanzi d’improvviso una maestosa Signora, che alla bellezza del viso, alla dolcezza dei modi, allo splendore sovra-umano che la circondava, faceva ben conoscere non essere personaggio terreno, ma Regina del cielo. ”
“Ebbene concluse il Pareto, in Voi fidato, o mia Signora, metterò mano all’opera comandata. E la vergine alzandosi verso il cielo, dagli sguardi di Benedetto si dileguò, lasciandolo pieno nell’anima di celeste consolazione; sicché, dimentico ormai del cibo, e solo desideroso di far conoscere a tutti la celeste apparizione, corse frettoloso giù dal monte verso la propria casa.
Ma la moglie all’udire dell’apparizione narrata dal marito, da incredula lo derise. E Benedetto da queste derisioni restò tanto avvilito, che smise forse interamente il pensiero di eseguire l’ordine di Maria SS. ricevuto. Ma ebbero presto a pentirsene, egli e la compagna.
Il dì appresso Benedetto, nell’andare al lavoro, sale sopra un albero di fico. Il ramo sul quale ha il piede si rompe, ed egli a terra precipita, rimanendo così malconcio da tale caduta, che portato a braccia d’uomini alla propria casa, dai medici fu dato per ispedito. E il poveretto pensava a prepararsi con gli atti di religione, all’ultimo passaggio; dolendosi di non aver ubbidito alla Regina del cielo, e in quella caduta riconoscesse il castigo alla sua disubbidienza.
Ma la pietosa Madre celeste a lui una seconda volta comparve presso il letto, e dolcemente rimproverandogli la sua disubbidienza, gli rinnovò l’ordine di fabbricare la cappella, e partendo lo lasciò completamente guarito“.
Tel. 010.71.80.10 / Diocesi: Genova. Il Santuario offre ai pellegrini un servizio di accoglienza con circa 400 posti letto.
Fonti: http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20monte%20figogna.htm; http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/santuari/08-09/01-Madonna_Guardia_Genova.html
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