MADONNA DELLE LACRIME DI SANGUE
Maròpati è un paese a 12 Km dalla stazione ferroviaria e dall’autostrada di Rosarno (RC), conta 1.500 anime. Una persona umile, francescana secolare, fedelissima al Vescovo e al Parroco, che soffre e prega giorno e notte, è stata la confidente della Madonna: è Immacolata L.. Ella in una lettera al suo Direttore Spirituale P. Alfonso Di Bartolo (già per due volte Superiore Provinciale dei Cappuccini Calabresi) avvertiva che la Vergine avrebbe dato segni evidenti per richiamare l’attenzione sui moltissimi peccati e gravissime offese contro il suo figlio Gesù (e sull’infedeltà di alcuni Sacerdoti e Religiosi). Affermava: “A Maròpati, in casa dell’avvocato Cordiano, la Vergine, in una sua immagine, verserà abbondanti lacrime di sangue”. Ebbene, dopo 26 giorni, ecco il pianto di sangue in casa di Cordiano, nella stanza di riposo, da un Quadro della Madonna del Rosario (69 x 99). Si è macchiato anche il guanciale del letto dell’avv. Cordiano. Questi per 12 anni fu sindaco marxista e fin da ragazzino è sempre vissuto senza pratica religiosa. Per diversi mesi ha cercato di tener nascosti i fenomeni di sangue che si ripetevano. Si è convertito a Gesù soltanto dopo un anno. È morto piamente nel 1986, visitato e benedetto dal Vescovo.Il piccolo paesino dove si bestemmiava apertamente, ora è diventato un luogo di culto mariano dove si recita ogni giorno il Santo Rosario. Il Segretario comunale di Maròpati, C. Laganà, scrive: “Il prodigioso evento di Maròpati è una sconvolgente esplosione mariana – come mai avvenuta altrove – di cruento dolore e di immensa pietà”.
VIDEO-STORIA
I primi esami sono stati ordinati il 25 e il 29 marzo 1971 dall’esorcista Don Vincenzo Idà (vissuto e morto in concetto di santità e di cui è in corso la Causa di Beatificazione) presso l’Ufficio d’Igiene di Reggio Calabria ed hanno dato questo esito: “sangue umano”. Il 22 novembre 1971 vengono nuovamente rimossi i sigilli del Quadro e prelevati due campioni in doppio che, sigillati dal Pretore, vengono
Si sono formate delle croci di sangue sul muro sotto l’Immagine, e macchie di sangue sono apparse molte volte sul tavolo che sta sotto il Quadro e in immaginette della Madonna del rosario e in tante strisce di cotone e in migliaia di fazzoletti avvicinati al Quadro dove però il sangue non veniva assorbito e si manteneva fresco per ore e per giorni. Diverse persone hanno fatto eseguire analisi scientifiche di quel sangue e il risultato è stato sempre il medesimo: “sangue umano”.
La celebre stigmatizzata e Serva di Dio Teresa Musco, in gennaio 1973, scrive: “Mentre stavo in chiesa in preghiera, la Mamma Celeste mi ha detto: <<Teresa, io ti lascio questo nome (quello del Parroco di Maropati, Don Eugenio Anile, che lei non conosceva) scrivi a lui e digli che ti dia un fazzoletto macchiato di sangue>>. Lei poi dirà al Parroco Don Eugenio: <<Con quel fazzoletto macchiato di sangue, ho ottenuto 4 guarigioni in Caserta>>. <<Con altri fazzoletti insanguinati sono guariti dal cancro 3 persone>>” (Cfr. “30 anni di prodigi” pag. 149).
Anche l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Corrado Mingo, dopo diversi e ferventi pellegrinaggi a Maròpati, ha ripetuto: “Mai, mai in nessun celebre Santuario, neppure a Lourdes o a Fatima o a Pompei, ho avuto sentimenti religiosi o ascetici così forti e frutti spirituali così abbondanti come davanti alla Madonna delle lacrime di sangue di Maropati”. I più grandi miracoli però sono da considerarsi le numerose conversioni oltre alle innumerevoli guarigioni.
Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue Viale P. Nenni, 13 – 89020 Maropati (RC). Tel. 0966.945071 – 334.8615084
a Cura di Padre Crispino Lanzi – Convento dei Cappuccini di Forlì – Testimone oculare di tre sanguinazioni.
Aggiornato dalla Redazione dell’Associazione della Madonna.
Fonte: http://www.mariadinazareth.it/fenomeni%20lacrimazione%20maropati.htm
0 commenti:
Posta un commento