Sacerdote (1875-1943) 5 novembre

Quando Hitler salì al potere contribuì a distribuire copie clandestine dell’enciclica Mit brennender Sorge, di papa Pio XII, proibita in Germania e chiese di pregare per gli ebrei. La Gestapo lo mandò a Dachau, ma…
Bernardo Lichtenberg nacque a Ohlau, in Slesia (oggi Polonia), in una famiglia
borghese, studiò teologia a Innsbruck e fu ordinato sacerdote a ventiquattro anni; fu poi mandato a Berlino, dove trascorse gran parte della sua vita come parroco, e alla fine venne eletto al capitolo della cattedrale di S. Helwig.
Era un
conservatore tedesco tipico
della sua generazione, con opinioni rigorose sulla morale e
sull’obbedienza, convinto sostenitore della gerarchia e dell’obbedienza
al papa; dopo la prima guerra mondiale, sedette nel parlamento

regionale di Berlino, come
membro del partito cattolico di centro. Allo stesso tempo era anche fervente sostenitore della giustizia e carità,
appoggiando i pacifisti della “Lega per la Pace dei Cattolici Tedeschi” nel 1931; questa e altre azioni attirarono la collera del giornale nazista
Der Angriff, poi pubblicato da Josef Goebbels.
Quando Hitler salì al potere nel
1933, Bernardo tentò invano di persuadere il cardinale . Bertram,
presidente temporaneo della conferenza dei vescovi tedeschi, a
protestare contro il boicottaggio nei confronti dei negozi ebrei. Nel
1935, si lamentò con Hermann Goering per il trattamento degli ebrei nei campi di concentramento; Goering negò tutto e chiese che fosse tenuto in custodia cautelare con l’accusa di aver diffuso false informazioni sullo
stato tedesco. Il concordato stipulato tra la Germania e la Santa Sede
nel 1935 privò effettivamente i cattolici di una vera organizzazione
all’interno del Terzo Reich e la resistenza divenne un fatto
individuale. Bernardo contribuì a distribuire copie clandestine dell’enciclica Mit brennender Sorge, di papa Pio XII , proibita in Germania.
Dopo la
Kristallnacht del 10 novembre 1958, si rivolse alla sua congregazione, affermando che stava bruciando un tempio («
e che anche quella è la casa di Dio»), e
chiese di pregare per gli ebrei.
Fu eccezionale nel condannare la
persecuzione degli ebrei da parte di Hider e
per questo fu imprigionato nel 1941 e, al suo rilascio
due anni dopo, consegnato alla Gestapo per la “rieducazione”, quando ormai era vecchio e malato.
La Gestapo lo mandò
a Dachau, ma Bernardo ebbe
un collasso durante il viaggio e fu portato all’ospedale di Hof in Baviera,
dove morì il 5 novembre 1943.
Il corpo fu trasportato a Berlino per la sepoltura e una folla di
quattromila persone partecipò alla processione,
nonostante le continue incursioni aeree. Un astante affermò: «
Mi chiedo se sanno di aver sepolto un santo».
È stato
beatificato con un altro oppositore del nazismo, p. Kari Leisner,
da papa Giovanni Paolo II , durante la sua seconda visita in Germania nel giugno del 1996.
Fonte:
Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler
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