XXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui,
saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel
rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua
preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione
umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui
che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi
partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di
ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante
una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di
carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo,
con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che
lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne,
perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di
noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo
inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e
le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in
Cristo.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
RIT: Buono è il Signore verso tutti.

O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. RIT
Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. RIT
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT
CANTO AL VANGELO
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:
Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello;
Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio
di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda
Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un
luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran
moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale
di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti
dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri
venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
La scelta dei dodici apostoli è un momento importante nella missione di Gesù. Gesù comincia a formare la sua futura Chiesa con il discepolato, da cui poi sceglie i dodici apostoli. Sul monte, dopo una notte in preghiera, Gesù compie questa elezione dei dodici apostoli ai quali affiderà un compito particolare. Il momento è importante e Gesù lo partecipa con semplicità e solennità. La preghiera solitaria di una intera notte significa proprio il valore fondamentale e fondativo di questo momento. Nel Vangelo di San Luca si vede che il monte è il luogo privilegiato della preghiera di Gesù. Sul monte, ora ci
sono
anche i discepoli. Si coglie, allora, il valore della notte in
preghiera di Gesù anche come fonte del mandato ecclesiale. Possiamo già
pensare a questo come un punto fondativo della chiesa, che nasce dalla
preghiera di Cristo e ha bisogno della preghiera come vera spina dorsale
che veicola la linfa vitale della Grazia. Rivolgiamo però la nostra
attenzione proprio alla preghiera di Gesù Cristo; essa non è e non può
essere come le preghiere che noi stessi rivolgiamo al Padre. Egli non
prega certo per il discernimento e non è un “chiedere lumi” al Padre in
una scelta così difficile e delicata. La preghiera di Gesù sottolinea la profonda unione e comunione tra il Padre ed il Figlio. I discepoli, presenti sul monte partecipano
a questa comunione e la scelta dei dodici apostoli significa che il
mandato Gesù che affiderà alla sua chiesa rende sempre efficace la
Grazia infinita donata dal Figlio nella realizzazione del suo Mistero
Pasquale. Sul monte avviene, si prefigura questo mandato nel segno
della missione trinitaria che si realizza nel Gesù, vero uomo e vero
Dio. La nostra preghiera dovrebbe avere sempre questo aspetto
ecclesiale, perché celebrata nella chiesa – anche quella personale – con
una grande valenza trinitaria. Lo scopo della nostra preghiera è di
ritrovarci sul monte della comunione trinitaria del Padre ed il Figlio
nello Spirito Santo per renderci disponibili al progetto di amore del
Padre per noi.
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
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