Nostra Signora della carità del Cobre è la patrona di Cuba. Il suo santuario sorge a 27 km da Santiago di Cuba, nel villaggio El Cobre, dove si estrae il rame da più di 4 secoli. Le leggende qui sono addirittura tre e tutte diverse, eppure bianchi, meticci, indigeni, mulatti e afrocubani, tutti vengono ad implorare l’intervento della Vergine che prontamente accorre.
VIDEO-STORIA
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Sotto il regime comunista di Fidel Castro (iniziato nel 1959), la Chiesa ha conosciuto durante i primi anni, una sanguinosa persecuzione. La Madonna divenne allora un silenzioso rifugio della fede (soprattutto a Camagüey). Secondo una tradizione, Alonso de Oljeda, un comandante spagnolo, si trovava in pericolo nel mare dei Caraibi. Portava una statua della Vergine con il Bambino e fece il voto di costruire una cappella se fosse scampato al naufragio. Sbarcò a Cuba e compì il suo voto a El Cobre.
La Vergine è rappresentata mentre tiene sul braccio sinistro il bambino Gesù e nella mano destra una croce. Subito trasportata al villaggio di Barajagua, è stata quindi trasferita definitivamente al villaggio El Cobre dove gli abitanti, nel 1648, erigeranno la sua prima cappella. Ma poco a poco la cappella si ingrandirà diventando una chiesa nel 1680. La fama miracolosa
della statua si sparse allora in tutta l’isola, suscitando la devozione
degli abitanti: bianchi, meticci, indigeni, mulatti o afrocubani, tutti venivano ad implorare l’intervento della Vergine. Il santuario è sempre adornato di fiori.Si trova su una collina e occorre salire 240 gradini per raggiungerlo. All’interno, la Cappella dei Miracoli ospita gli ex voto lasciati lì da coloro che hanno ottenuto una grazia dalla Vergine. Al di sopra dell’altare maggiore della basilica, la Vergine ed il bambino Gesù portano sul capo una corona d’oro. Questa santa immagine di Maria rinvia al sincretismo religioso dei cubani: gli aborigeni l’assimilano a “Atabey”, la divinità nativa, mentre gli africani vedono in lei “Oshun”, la dea madre delle Acque.
forse spagnole; ed è sempre là che i combattenti dell’esercito liberatore, dopo l’indipendenza, hanno celebrato ufficialmente la sua festa, l’8 settembre del 1898.Infine, nell’agosto del 2010, dopo 51 anni di assenza, la Vergine del Cobre è stata
portata di nuovo in processione per le vie di Cuba, come simbolo di devozione, patriottismo e riconciliazione. L’8 settembre, i pellegrini affluiscono al santuario,
carichi di fiori e di ceri. Alcuni si limitano a pregare, altri
percorrono in ginocchio i gradini della Basilica, mentre altri ancora
salgono accompagnando un parente disabile. I fedeli riportano
con sé delle piccole pietre che contengono delle particelle di rame,
simbolo della protezione e dell’amore della loro santa Madre, Regina e Patrona di Cuba.
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