XXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
PREGHIERA DEL MATTINO
PRIMA LETTURA
Dalla prima lettera di San Paolo apostolo a TimòteoFiglio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
RIT: Grandi sono le opere del Signore.
Renderò
grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in
assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le
amano. RITIl suo agire è splendido e maestoso, la sua giustizia rimane per sempre. Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore. RIT
Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, gli diede l’eredità delle genti. RIT
CANTO AL VANGELO
Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita; tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione?
A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli
uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti
Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite:
“È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi
dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di
peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Il capitolo settimo del Vangelo di Luca, che abbiamo iniziato a leggere questa settimana, contiene una progressiva rivelazione del Signore. I miracoli che compie Gesù, presentati all’inizio del capitolo, sono preannuncio del suo Mistero Pasquale. Possiamo leggerli infatti nella luce pasquale per scorgervi in essi il mistero stesso di Gesù. Il capitolo poi continua quasi a completare questo, con la narrazione dell’arrivo di una legazione da parte di Giovanni Battista. Il confronto serrato che ne segue, centra poi il Mistero della figura di Gesù, posto in relazione a Giovanni Battista. La risposta di Gesù – che leggiamo nel
vangelo
odierno – contiene tutto questo mistero che parla sì, di continuità del
messaggio di Gesù ma soprattutto della novità che è annunciata dalla
sua persona. Leggiamo, nel vangelo che la liturgia ci propone, una
doppia esortazione di Gesù, che egli stesso simboleggia come l’invito ai
bambini a ballare e a cantare. La doppia esortazione di Gesù è rivolta
ai discepoli di Giovanni Battista ed ai suoi discepoli. Il confronto tra
le due proposte fa spiccare in pieno la figura di Gesù da dover
conoscere nell’amore. In realtà leggiamo in queste esortazioni l’invito
alla conoscenza nella fede di Gesù Cristo. Si può leggere il messaggio del vangelo odierno proprio nell’invito alla fede.
Troviamo l’esortazione a vivere una fede vera e sincera senza giudizi,
sul comportamento altrui. Talvolta la nostra fede può vivere in un
livello marginale della nostra esistenza. Ci definiamo, sì, cristiani,
ed anche praticanti, ma per quel poco che basta a tacitare la nostra
coscienza. A quanti inviti per una vera conversione non rispondiamo?
Talvolta preferiamo una esistenza tranquilla e senza troppi ostacoli!
Tanto il mondo, si sente dire, va avanti lo stesso e senza cambiare! La
vera fede si vive nella profonda conversione del cuore e se solo
riuscissimo a operare questo cambiamento, per noi e quanto ci sono
vicini, possiamo trovare la strada che Gesù ci indica nel praticare
l’amore.
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
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