Questa devozione ha avuto una raccomandazione particolare da parte di Papa Pio XII ed è stata definita dalla stessa Suor Lucia di Fatima come l’ultimo mezzo concesso all’umanità per salvarsi.
Certamente la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato da parte di Pio XII (1942) è un avvenimento legato al dramma della seconda guerra mondiale, ma nello stesso tempo essa esprimeva la consapevolezza del Papa che la Chiesa era entrata in un conflitto decisivo, ben più ampio e tragico delle vicende belliche concluse nel 1945. Ecco infatti come si esprimeva – a guerra conclusa – il medesimo Pontefice il 13 maggio 1946, in occasione dell’incoronazione della Madonna di Fatima:
“In questa ora decisiva della Storia, come il regno del male con infernale strategia, adopera ogni mezzo e impegna tutte le sue forze per distruggere la fede, la morale, il Regno di Dio, così i figli della luce e i figli di Dio debbono tutto impegnare e impegnarsi tutti per difenderlo, se vogliono che siano evitate rovine immensamente più grandi e più disastrose di quelle materiali disseminate dalla guerra. In questa lotta non ci possono essere neutrali o indecisi”
Parole inequivocabili. Monito profetico.
Esiste un male gravissimo, ben superiore alle distruzioni di una guerra mondiale: è la ‘distruzione della fede, della morale, del Regno di Dio’.
Pio XII è stato lungimirante: una ‘terza guerra mondiale’ di tipo spirituale si profilava già in quei tempi e sarebbe scoppiata pochi anni dopo la morte del Pontefice ed avrebbe provocato un danno umanamente irreparabile. La fede sarebbe stata distrutta e il Regno di Dio sarebbe stato rimpiazzato dal Regno dell’Uomo, in nome della laicità e dei diritti umani. Quanto alla morale cattolica è giocoforza che affossando la fede e con essa la centralità della Persona di Nostro Signore, anch’essa non possa che dissolversi poiché una legge non può sussistere laddove il Legislatore è bandito: proprio qui si colloca la grande illusione del cristianesimo moderno, ovvero l’illusione di vivere un’esperienza ‘pacifica’, una santificazione ‘tranquilla’, senza più il bisogno di abbracciare la croce e di lottare contro le conseguenze del peccato originale presenti nel mondo e dentro le membra di ciascuno di noi. E’ questa illusione diabolica che ha anestetizzato i cristiani, li ha resi indifferenti, facendo loro perdere il fervore e – apparentemente – la guerra stessa.
Questa guerra non è conclusa, quantunque silenziosa è tutt’ora in corso e continua a mietere anime: scoppiata ai tempi del Concilio essa cesserà quando il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
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