XXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
SANTI ANDREA KIM, PAOLO CHONG e cc.
martiri coreani (t dal 1839 al 1867)
Questi due martiri coreani portano col loro
ricordo la sofferenza
di un intero popolo che a tutt’oggi è costretto a
professare la propria fede nella clandestinità e nella paura. Questo perché anche dopo il trattato di fine ottocento
continuiamo ad avere episodi seppure sporadici
di violenza, qui come in altre parti del mondo.
“Dà,
o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano
trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo
popolo, Israele.”
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la
potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo
servizio. Per Cristo nostro Signore. Amen
PRIMA LETTURA
1 Tm 6, 2-12
Dalla prima lettera di San Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, questo devi insegnare e raccomandare.
Se qualcuno insegna diversamente
e
non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina
conforme alla vera religiosità, è accecato dall’orgoglio, non comprende
nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da
ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i
conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che
considerano la religione come fonte di guadagno. Certo, la religione è
un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci! Infatti non abbiamo
portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via.
Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci.
Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione,
nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare
gli uomini nella rovina e nella perdizione.
L’avidità del denaro
infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni
hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti. Ma tu,
uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà,
alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona
battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei
stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di
fede davanti a molti testimoni.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE

Sal.48
RIT: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia
di quelli che mi fanno inciampare? Essi confidano nella loro forza, si
vantano della loro grande ricchezza.
RIT
Certo, l’uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio
prezzo. Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai
sufficiente per vivere senza fine e non vedere la fossa.
RIT
Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua
casa. Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la
sua gloria.
RIT
Anche se da vivo benediceva se stesso: «Si congratuleranno, perché ti
è andata bene», andrà con la generazione dei suoi padri, che non
vedranno mai più la luce.
RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO
Lc 8, 1-3
Dal Vangelo secondo
Luca
In quel tempo,
Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio
. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite
da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla
quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza,
amministratore di Erode; Susanna e molte altre,
che li servivano con i loro beni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Le collaboratrici di Cristo.
È di primaria importanza il ruolo che le donne svolgono nella vita di Gesù.
Sappiamo tutti della Madre sua, della vergine Maria. Quello delle altre
donne è meno appariscente di quello degli Apostoli e dei Discepoli, ma
non per questo meno incisivo. Cristo ha goduto dell’amicizia di alcune
di loro come Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro; più volte egli si
ritirava nella casa di Betània con i suoi discepoli e sappiamo in quelle

circostanze
di tutto lo zelo di Marta e del fervore che animava Maria, assetata
della Parola del Signore. A loro restituì vivo il fratello, che da tre
giorni era nel sepolcro.
Oggi l’evangelista Luca ne menziona altre che erano state beneficate da Gesù:
«C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da
spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano
usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode,
Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni». È
interessante la sottolineatura che Luca fa nel riferirci l’origine e la
storia di quelle donne.
Alcune di loro sicuramente sarebbero state
definite donne non di buona fama e appartenenti a categorie che
suscitavano il disprezzo dei giudei. Gesù ha un modo diverso di accogliere e di scegliere:
egli accettando la loro preziosa collaborazione e annoverandole nella sua grande famiglia,
vuole
sottolineare ancora una volta che i prediletti del cuore sono i lontani
che ritornano all’ovile, i peccatori e le peccatrici convertite. La
storia conferma che spesso i più ardenti di amore, di gratitudine e di
fervore apostolico, sono stati e sono ancora convertiti e convertite;
persone che dopo aver sofferto la lontananza dal Signore, hanno poi
goduto di un abbraccio di misericordia e si sono visti rivestiti di
dignità nuova e ammessi dal Padre celeste al festoso banchetto nella
casa paterna.
È lo stile di Dio, spesso tanto diverso dalle nostre umane considerazioni.
Quelle prime donne hanno poi segnato la storia sia nel testimoniare
l’eroico coraggio di seguire Gesù fino al calvario, mentre gli apostoli
erano in fuga, terrorizzati dagli eventi che rischiava di coinvolgerli
in prima persona, sia nella schiera innumerevole di tante e tante altre,
che si sono consacrate in modo totale ed esclusivo al Signore.
(Preparato dai giovani monaci del
monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Dio nostro, che ami ogni uomo di amore
materno, estendi la Tua benedizione a tutto ciò che hai creato, perché
nella libertà e gratitudine, giungiamo a Te che sei ricchezza
inestinguibile. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le
rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e
Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci
dai ogni giorno. O Padre Santo, donaci la grazie della contrizione del
cuore per ogni nostro peccato, per poterti seguire e servire ogni giorno
della nostra vita come discepoli e discepole fedeli. Amen
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