Nato a Potenza nell’allora regno di Napoli nel 1651 da Lelio Lavagna e CaterinaPica, Cado Antonio Lavagna entrò nei frati minori conventuali di Nocera dei Pagani,assumendo il nome di Bonaventura. Si distinse per la grande fedeltà alla regola,ed esistono racconti piuttosto incredibili su quanto riuscì a fare per obbedienza (alcune di queste azioni furono più tardi ritenute dei veri miracoli).
del convento, ma poiché la sua umiltà gli faceva sempre chiedere l’esenzione da ogni posizione di autorità, l’unico incarico che gli fu assegnato fu quello di responsabile dei novizi. Bonaventura fu particolarmente devoto all’Immacolata Concezione di Maria ed
espresse spesso il desiderio di avere la stessa capacità di Duns Scoto
(8 nov), teologo medioevale, nel difenderne la dottrina da ogni attacco.VIDEO-STORIA

Quando il fatto fu risaputo, suscitò ovviamente grande scalpore tra la gente e aumentò la fama di santità che già possedeva, ma oggi sembra, come risulta dalle testimonianze raccolte e analizzate dai bollandisti, che Bonaventura fosse probabilmente ancora vivo nel momento in cui il chirurgo prelevò il sangue. Si può poi notare che la città di Ravello, dove Bonaventura morì, è il luogo dove avviene ogni anno la liquefazione del sangue di S. Pantaleone (27 Ing.).
Ebbe esperienze estatiche, doni carismatici di conoscenza dei cuori, operazione di miracoli e profezia e la sua storia è analizzata dagli studiosi di teologia mistica; fu ufficialmente beatificato nel 1775.
Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

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