Il regno di Northumbria era costituito principalmente da due territori, la Bernicia e la Deira (sostanzialmente gli attuali Northumbria e Yorkshire) ed Edwin era un principe della Deira che trascorse molti anni in esilio, durante il regno di Etelfrith di Bernicia. Quando quest’ultimo nel 616 cadde in battaglia,Edwin gli successe come re, divenendo presto bretwalda, cioè monarca assoluto, con autorità su tutti gli altri re anglosassoni. A quel tempo egli era pagano e pertanto, quando chiese in moglie Etelburga, figlia del re cristiano del Kent, dovette garantire che non avrebbe interferito con la vita religiosa della futura sposa. Fu così che Etelburga partì per il nord, accompagnata da S. Paolino (10 ott.) come proprio cappellano e vescovo missionario.
Secondo beda, Edwin, persona molto prudente, riflettè a lungo sulla decisione di diventare o no cristiano e tre cose pare lo abbiano alla fine persuaso: il fatto di essere scampato a un attentato, il ricordo di una visione e di una promessa fatta in esilio e una calorosa lettera di incoraggiamento scrittagli da papa S. Gregorio Magno (3 sett.). Secondo la tradizione, il re radunò quindi i suoi consiglieri per sentirne il parere e uno di loro disse:Decisero pertanto che avrebbero accolta la nuova religione se fosse stata in
grado di aiutarli a capire meglio il senso della vita e
 lo stesso sommo sacerdote pagano locale riconobbe che, in questo, 
l’antico culto non era di alcun aiuto; i nobili invitarono quindi 
Paolino a insegnare loro qualcosa di più sul suo Dio, accogliendo alla 
fine la fede cristiana: Edwin e i suoi alti dignitari furono battezzati a York nel 627.Edwin quindi nominò Paolino vescovo di questa stessa città ed egli cominciò a costruire una chiesa in pietra lì dove oggi sorge l’attuale cattedrale. Nei successivi cinque anni il monarca si adoperò per diffondere il cristianesimo in tutto il regno, riuscendo a diffondere la fede e a portare pace al punto che Beda scrive:
“Si tramanda che in quel tempo ci fu tanta pace in Britannia fin dove si estendeva il dominio del re Edwin che, come tuttora si usa dire proverbialmente, anche se una donna sola voleva percorrere tutta l’isola con un figlio natole da poco, poteva farlo senza pericolo alcuno.”
Nel 633, però, Edwin fu da poco, sconfitto e ucciso nella
 battaglia di Hetfield Chase dalle forze alleate del re gallese 
Cadwallon e del re pagano Penda di Mercia. Che Edwin sia da considerare 
un martire rimane una questione tuttora aperta, ma fu senza dubbio 
venerato come tale in Inghilterra; è probabile che sia esistito un suo 
culto a Whitby e a York, e se la perdita dei libri liturgici 
dell’abbazia di Whitby, dove il suo corpo era venerato, lascia una 
significativa lacuna nelle nostre fonti, la traslazione del suo corpo, invece, va considerata, per quei tempi, una vera e propria canonizzazione.Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

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