SAN GIOVANNI
San Giovanni l’Evangelista è tradizionalmente considerato “il discepolo che Gesù amava“, autore del Vangelo secondo Giovanni, di tre Lettere e della Apocalisse di Giovanni. In Inghilterra, così come in Grecia, è spesso denominato ” il Divino” (ossia il Teologo). Viene identificato con Giovanni di Galilea, figlio di Zebedeo e fratello di S. Giacomo il Maggiore. Giacomo e Giovanni erano pescatori, chiamati da Gesù mentre stavano raccogliendo le reti nella loro barca (Mc 5, 10-11), subito dopo la chiamata di Pietro (29 giu.) e Andrea (30 nov.). Gesù diede ai due fratelli.Maria Valtorta nel suo Evangelo, lo descrive come il più simile alla figura di Gesù mentre la Madonna stessa rivelerà che le ricorda molto la figura di Suo Figlio. Più volte Gesù stesso ha chiamato Santi e Veggenti con il termine: “il mio piccolo Giovanni”. Ma quali misteri si celano sotto il suo Vangelo e la stesura dell’Apocalisse? Quali importanti rivelazioni ha fornito il cosiddetto frammento di Chester-Beatty legato alla sua figura?
VIDEO-STORIA
il nuovo nome di Boanerghes, ovvero “Figli del Tuono“. Quando un villaggio samaritano rifiutò ospitalità a Gesù, che si stava recando a Gerusalemme, la loro risposta immediata fu: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?» (Lc 9, 54), parole che lasciano intendere una fede ardente, mista a reazioni impulsive e veementi.BREVE FILMATO
Giovanni fu presente alle successive apparizioni di Gesù agli apostoli riuniti e il primo a riconoscerlo quando avvenne la pesca miracolosa sul lago Tiberiade; assistette al conferimento del primato a Pietro; insieme ad altri apostoli ricevette da Gesù la solenne missione apostolica e la promessa dello Spirito Santo, che ricevette nella Pentecoste insieme agli altri e Maria. Seguì quasi sempre Pietro nel suo apostolato, era con lui quando operò il primo clamoroso miracolo della guarigione dello storpio alla porta del tempio chiamata “Bella”; insieme a Pietro fu più volte arrestato dal Sinedrio a causa della loro predicazione, fu flagellato insieme al gruppo degli arrestati. Con Pietro, narrano gli Atti degli Apostoli, fu inviato in Samaria a consolidare la fede già diffusa da Filippo.San Paolo verso l’anno 52, lo qualificò insieme a Pietro e Giacomo il Maggiore come “colonne” della nascente Chiesa. Il fratello Giacomo fu decapitato verso il 42 da Erode Agrippa I, protomartire fra gli Apostoli; Giovanni, secondo antiche tradizioni, lasciata definitivamente Gerusalemme (nel 57 già non c’era più) prese a diffondere il cristianesimo nell’Asia Minore, reggendo la Chiesa di Efeso e altre comunità della regione. Anche Giovanni adempì la profezia di Gesù di imitarlo nella passione; anche se non subì il martirio come il fratello e gli altri dovette patire la persecuzione di Domiziano (51-96) la seconda contro i cristiani, che negli ultimi anni del suo impero, 95 ca, conosciuta la fama dell’apostolo, lo convocò a Roma e dopo avergli fatto rasare i capelli in segno di scherno, lo fece immergere in una caldaia di olio bollente davanti alla porta Latina; ma Giovanni ne uscì incolume. Ancora oggi un tempietto ottagonale disegnato dal Bramante e completato dal Borromini, ricorda il leggendario miracolo.
FILM APOCALISSE – di san Giovanni Apostolo
Fu poi esiliato nell’isola di Patmos (arcipelago delle Sporadi a circa 70 km da Efeso) a causa della sua predicazione e della testimonianza di Gesù. Dopo la morte di Domiziano, salì al trono l’imperatore Nerva (96-98) tollerante verso i cristiani; quindi Giovanni potè tornare ad Efeso dove continuò ad esortare i fedeli all’amore fraterno. Non si sposò mai. Si pensa sia morto in pace, nel terzo anno dell’impero di Traiano, ossia il centesimo anno dell’era cristiana, all’età di circa novantaquattro anni. Sembra sia sopravvissuto a tutti gli altri apostoli ed è l’unico di cui si sappia con certezza che non subì il martirio.L’Apocalisse, attribuita anch’essa a Giovanni, è molto diversa dal Vangelo sia in termini di stile che di contenuto. La traduzione tende a oscurare le differenze stilistiche, ma, mentre il Vangelo è scritto in greco corretto con un lessico relativamente limitato, l’Apocalisse ne possiede invece uno molto elaborato. Alcuni studiosi pensano che la noncuranza per lo stile e la sintassi, tipica dell’Apocalisse, possa essere giustificata dal fervore nell’esprimere un’intensa esperienza spirituale; altri sostengono che le differenze di stile derivano dal fatto che l’evangelista dettò il suo racconto a un uomo più giovane che conosceva meglio la lingua greca (probabilmente un altro Giovanni). Alcuni hanno concluso che l’Apocalisse è evidentemente opera di un autore diverso da quello del Vangelo.
Il simbolo di Giovanni è l’aquila, una delle quattro creature viventi che circondano il trono del Signore (Ap 4, 6-8), che sono diventate emblemi degli evangelisti; oppure, è stato suggerito, l’aquila può simboleggiare il pensiero del prologo del Vangelo che porta il suo nome. Gli sono state dedicate molte chiese, inclusa la basilica del Laterano a Roma (con S. Giovanni Battista; 24 giu. e 29 ago.), inoltre è una figura comune nell’iconografia medievale. Nei dipinti del Rinascimento italiano è spesso rappresentato da giovane e con i capelli rossi (forse un’allusione al suo temperamento impulsivo). Giovanni è il santo patrono di teologi, scrittori e di tutti coloro che svolgono mestieri attinenti alla scrittura e ai libri.
É INVOCATO: – contro veleni e scottature; come protettore di vedove, fabbricanti di armi, artisti, fabbricanti di candele, fabbricanti di carta e cartolai, incisori in rame, librai, frantoi, rilegatori di libri, scrittori cattolici, teologi e tipografi
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