Mentre Cristoforo Colombo, dopo trentacinque giorni di dura e travagliata navigazione, sta per toccare le sponde del nuovo mondo, la Madonna si degna di apparire in una località, denominata Grualle o Garivalle, nella sperduta e selvaggia Valle di San Giacomo, ora nota ai turisti come Valle dello Spluga. I tempi sono molto tristi per la grande povertà, ma soprattutto per le frequenti lotte fratricide che turbano la vita laboriosa della popolazione del luogo.
Grualle è un bosco selvaggio di castagni secolari. In questo luogo, il mercoledì 10 ottobre 1492, di buon mattino due ragazze delle famiglie Buzzetti e Gianotti, stanno raccogliendo castagne; sono preziose le castagne per la povera gente, e perciò le ragazze lavorano di buona lena per racimolarne più che possono. Dopo essersi affaccendate, siedono stanche, sopra un masso, presso lo stagno, per riposare.
È facile immaginare l’entusiasmo con il quale le due ragazze raccontano con semplicità l’apparizione avuta e riferiscono le parole udite. Vi è chi crede al loro racconto, ma vi è anche chi è scettico ed incredulo. Quando però le grazie ed i miracoli si moltiplicano, (perfino un bambino morto risuscita appena posto sul sasso dove ha posato i piedi la Madonna) l’entusiasmo si tramuta in fattive opere di bene e, pur essendo in inverno, a dicembre inizia la costruzione di una chiesetta che sarà
Nel 1598 si inizia la costruzione dell’attuale grandioso Santuario a tre navate, consacrato nel 1615. Nel 1742 il Capitolo dei Canonici di San Pietro in Vaticano decreta e offre la corona d’oro per incoronare la bellissima Statua lignea della Madonna, ancora oggi molto venerata.
“Il racconto dell’apparizione è contenuto in una pergamena scritta in latino, il cui originale è disgraziatamente andato smarrito, ma del quale già era stata veduta copia e controllata fedelmente anche da Giangiacomo Macolino, e stampata nella sua esatta storia dell’apparizione, della cui veracità non si può prudentemente dubitare. Tutti gli storiografi del santuario riportano in latino e poi traducono liberamente in italiano il racconto dell’apparizione con il resoconto delle prime grazie contenuto nella suddetta scrittura o pergamena”. (Peppino Cerfoglia, Il Santuario di Gallivaggio -Chiavenna, Centro Studi Storici 1975).
Nell’Archivio della Curia vescovile di Como, nella cartella della visita pastorale del vescovo Torriani in Valchiavenna – fascicolo Gallivaggio – si trova una copia secentesca in latino della famosa pergamena.
Da sempre la bontà materna della Madonna invita tutti i suoi figli alla penitenza, alla preghiera, a correggere la propria vita, santificando i giorni festivi e fuggendo le occasioni del male. Don Mario Morra SDB
Le feste celebrate nel Santuario sono:
Orari di apertura: 7-12 /15-18
Il Santuario è affidato alla cura pastorale dei Padri Servi del Cuore Immacolato di Maria. Annesso al Santuario c’è la “Casa del Pellegrino” che accoglie gruppi di pellegrini e individuali tutto l’anno. Santuario dell’Apparizione di Maria Vergine – Via Gallivaggio 8/bis 23020 S. GIACOMO FILIPPO – Tel. fax: 0343/32193 (Diocesi di Como)
Fonti:http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/2000-2001/Abbiamo%20visto%20la%20Madonna.html; http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20gallivaggio.htm
0 commenti:
Posta un commento