Margherita Alacoque, nata nel 1647 a Lautecour in Borgogna, era la quinta dei sette figli di un avvocato che godeva di una solida reputazione in città. Alla sua morte. Margherita, che aveva otto anni,fu mandata a studiare presso le Clarisse, dove, avendo fatto una grande impressione sulle suore per la sua religiosità, le permisero di fare la prima comunione senza attendere l’età stabilita. Da parte sua, Margherita era molto attratta dalla vita povera di convento, tuttavia dovette presto lasciare il convento perché dopo solo un anno fu colpita da una dolorosa malattia reumatica, che la costrinse a letto fino ai quindici anni.Figura di spicco per la diffusione alla devozione al Sacro Cuore di Gesù non mancò di attrazione verso la preghiera, il ritiro e il silenzio, nonostante la sua indole vivacissima, e il suo amore verso l’Eucarestia, il suo interessamento per i poveri e i sofferenti, furono probabilmente la strada per giungere alle nozze mistiche con l’Agnello.
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Tornata a casa, scoprì che vi comandavano alcuni parenti del padre, che maltrattarono lei e la madre, rendendo loro la vita durissima. Una volta guarita, sua mamma e altri le suggerivano di prendere marito e pare che ella ne abbia preso in seria considerazione l’eventualità, ma circa ventenne si risolse a farsi suora, dopo aver avuto la visione di Nostro Signore che la chiamava a questo.Nei successivi diciotto mesi ricevette ulteriori rivelazioni che arricchirono questo messaggio fondamentale: il Sacro Cuore doveva essere raffigurato come un cuore di carne; lei e altri avrebbero dovuto riparare la freddezza e gli insulti che Gesù riceveva in cambio del suo amore; una festa particolare si sarebbe dovuta istituire nel venerdì successivo all’ottava del Corpus Domini; i cattolici devoti avrebbero dovuto ricevere la comunione il primo venerdì di ogni mese e trascorrere un’ora in preghiera ogni giovedì sera in memoria dell’agonia di Cristo al Getsemani.
Quando Margherita Maria cercò di eseguire queste istruzioni incontrò la forte opposizione, e persino l’ostilità, della superiora e di alcune altre suore. Alcuni teologi, invitati a esprimere un giudizio su queste rivelazioni, le definirono illusioni e consigliarono che la santa mangiasse di più. Ella trovò appoggio in Claudio de la Colombière(15 feb.), confessore del monastero e poi uno dei primi che la seguirono nel diffondere tale devozione, ma le prove per Margherita non erano terminate.
Quando le fu chiesto in visione di farsi vittima sacrificale per la mancanza di vocazioni nella comunità e per l’ingratitudine di alcune suore verso il Sacro Cuore, alcuni membri della comunità, come ci si poteva aspettare, trovarono da ridire sul modo in cui Margherita Maria presentava se stessa (e il loro risentimento non cessò mai) e, oltre a queste prove esterne, ella soffrì anche interiormente: forti tentazioni di disperazione, vanità e indulgenza verso se stessa; problemi di salute.
Il Purgatorio visto da Margherita Maria Alacoque
Il numero di ordini religiosi, confraternite, chiese intitolate, inni popolari, statue e pitture riguardanti il Sacro Cuore; la popolarità, almeno fino al Concilio Vaticano II , della pratica dei nove primi venerdì; la consacrazione del mondo al Sacro Cuore da parte di Leone XIII e l’annuale rinnovo di questa dedicazione in occasione della solennità di Cristo Re, voluto da Pio X I ; il progressivo innalzamento della memoria liturgica del Sacro Cuore al grado maggiore delle celebrazioni: questi sono i ricchi frutti delle rivelazioni di Margherita Maria e della sua vita quasi interamente trascorsa nel nascondimento.
Santa MargheritaMaria Alacoque e Paray-le-Monial
http://www.youtube.com/watch?v=0T20DwdWWUQIl racconto della nascita di Paray-le-Monial dalla sua fondazione nell’anno 977 per mezzo dei monaci fino al suo irradiamento spirituale attuale, la storia di santa Marguerita Maria, di Saint Claude la Colombière e delle apparizioni di Gesù che mostra il suo Cuore “arde di amore per tutti gli uomini”. Lo sviluppo dei grandi pellegrinaggi e le testimonianze delle numerose benedizioni ricevute in questo luogo.
Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler
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